Testata: Il Cittadino.
PAULLO Tantissime persone, molte di Lugano e dintorni, ma anche parecchia gente proveniente da ogni angolo d’Europa. I funerali di Clay Regazzoni hanno confermato la straordinaria popolarità dell’ex pilota ticinese,sempre alla ribalta anche dopo il pauroso incidente in pista che lo aveva costretto a vivere su una sedia a rotelle. Proprio questa sua condizione di disabile aveva fatto maturare in lui una seconda grande vocazione: quella di lottare per combattere la paraplegia. E in Italia si è avvalso del sodalizio di Paullo che porta il suo nome e del quale era presidente onorario: il “Club Clay Regazzoni”. Anzi, l’associazione, che da tredici anni raccoglie fondi che assegna a ogni stagione con il “Grand Prix della solidarietà” al quale Regazzoni non è mai mancato (salvo nell’ultima edizione, lo scorso novembre, perché trattenuto in Argentina per l’inaugurazione del museo dedicato al grande Juan Manuel Fangio), era presente alle esequie con una folta delegazione diretta dal presidente tuttofare Giacomo Tansini e dal vice presidente don Gigi Avanti, parroco di Cadilana e pure lui grande amico dell’ex pilota scomparso. I dirigenti del club paullese erano stati invitati dai famigliari a collaborare all’organizzazione della cerimonia funebre e don Avanti è stato uno dei dieci religiosi che ha officiato la funzione nella cattedrale di Lugano. Con lui c’era anche don Sergio Mantovani, parroco modenese, chiamato familiarmente dalla famiglia Ferrari “don Ruspa”, da sempre molto vicino alla scuderia di Maranello. Dopo il rito religioso, la commemorazione nel sacro tempio da parte del popolare giornalista Pino Allievi e del figlio di Regazzoni, Gian Maria. Parole commoventi sulla figura dell’uomo sportivo impegnato nella solidarietà. Il corteo si è poi diretto al cimitero di Ponza, sobborgo di Brogeda, per la tumulazione nella cappella che ospita i genitori di Clay. Nel breve incontro con i famigliari del defunto, il sodalizio paullese ha ricevuto in via ufficiale l’invito a continuare nell’attività di promozione della battaglia contro la paraplegia nel nome del campione scomparso.