Testata: Il Giorno ed. Lodi
Lodi, evento conclusivo all’oratorio San Bernardo del Club Clay Regazzoni. Fondi devoluti al Niguarda di Milano, ai Disabili Bergamaschi e alla Casa Guglielmi
Si è svolto lo scorso 29 novembre, nella nuova cornice dell’oratorio San Bernardo di Lodi, il 32º “GP della solidarietà” in ricordo di Clay Regazzoni. L’appuntamento è ormai una tradizione di fine anno ed è il momento in cui il Club Clay Regazzoni (che raggruppa, fin dal 1993, appassionati di motori uniti dal comune obiettivo della solidarietà) devolve le somme dei proventi ricevuti a favore della ricerca scientifica in paraplegia, la grande “mission” lasciata in eredità dal pilota svizzero scomparso nel 2006, e che il Club porta avanti con successo da oltre 30 anni. In tutto questo periodo il sodalizio ha donato più di un milione di euro. Fino allo scorso anno il Gran Premio della solidarietà si svolgeva al ristorante Bocchi di Comazzo. All’oratorio San Bernardo, quest’anno, sono arrivati molti personaggi noti del mondo del Motorsport che si sono resi disponibili per domande ed autografi da parte del pubblico (oltre 150 sono state le persone sedute). Dopo un breve discorso di benvenuto da parte del presidente del Club Regazzoni Don Luigi Avanti, Giancarlo ed Elena Minardi hanno ricordato vari aneddoti di alcuni momenti passati insieme a Clay, valorizzando il quarantesimo anniversario dalla nascita del Team di Faenza in Formula 1. Un sempre sorridente Piercarlo Ghinzani (ex pilota automobilistico italiano, che corse anche in Formula 1 nonchè contitolare del A1 Team Italy (squadra italiana nell’A1 Grand Prix) si è invece soffermato sul proprio periodo legato al Team Osella, oltre ai successi di quando è stato al volante della Lancia Endurance sotto i colori del Martini Racing. Al tavolo presidenziale anche Rachele Somaschini, giovanissima pilota rally che porta avanti il progetto “correreperunrespiro”, raccogliendo fondi a favore della fibrosi cistica ed al via della prossima Parigi Dakar al volante del suo Unimog 435. Hanno completato la formazione dei “grandi ospiti” l’ex pilota Michele Bartyan, presente con il figlio Mathias, giovane promessa del karting. Non poteva assolutamente mancare all’appuntamento la famiglia Regazzoni, presente con la signora Maria Pia (vedova di Clay), il figlio Gian Maria Regazzoni e il piccolo Ascanio Regazzoni (figlio di Gian Maria), vera “mascotte” della serata (nato il 5 settembre esattamente come Clay), insieme a Mathias Bartyan.
Il momento toccante della serata è stata la consegna degli assegni ai tre enti da parte del Club Clay Regazzoni che, nonostante i periodi sempre più difficili, è riuscito a donare la cifra complessiva di 24mila euro consegnati all’Unità Spinale dell’Ospedale Niguarda di Milano del dottore Michele Spinelli, all’Associazione Disabili Bergamaschi della dottoressa Stella Villella di Bergamo, e alla Casa Accoglienza Anna Guglielmi di Montecatone da Claudia Gasperini. Ciascuna di queste realtà ha ricevuto 8mila euro. Al termine del taglio della torta fatto da Piercarlo Ghinzani, che è stato insignito del 19º casco d’oro alla memoria di Clay Regazzoni, il fondatore e presidente onorario del Club Clay Regazzoni – Aiutiamo la paraplegia Giacomo Tansini ha già ufficializzato la data del trentatreesimo Gran Premio della Solidarietà: per il 2026 si terrà il 28 novembre. Clay Regazzoni era nato a Mendrisio (Svizzera) il 5 settembre 1939. InFormula 1 tra il 1970 e il 1980, ebbe l’opportunità di guidare i bolidi delle scuderie Ferrari, Brm, Ensign, Shadow e Williams. Fu costretto sulla sedia a rotelle in seguito a un grave incidente a Long Beach, durante il Gran Premio degli Stati Uniti, il 30 marzo 1980. Regazzoni perse la vita il 15 dicembre 2006, a 67 anni, a causa di un incidente stradale lungo l’A1, sul ponte del fiume Taro, nei pressi dello svincolo per l’A15 Parma-La Spezia.